giovedì 17 giugno 2010

ANTIPATICO, MA ITALIANO...


Sono i giorni dei Mondiali di calcio...un evento che può appassionare o meno, ma che non può essere trascurato né nei suoi aspetti sportivi, né in quelli sociali. Chi scrive non ama Marcello Lippi, il "Paul Newman dei poveri", a suo tempo l'unico giocatore di calcio che si pettinava dopo un colpo di testa (definizione di un suo vecchio allenatore...). Non ne condivido l'atteggiamento spocchioso e arrogante, e nemmeno le scelte tecniche; in compenso, se fossi una persona invidiosa, di certo gli invidierei il sontuoso "culo" di cui dispone.

Ma, pur con tutti i suesposti "distinguo", è in Sudafrica con la Nazionale Italiana, a difendere un po' del nostro orgoglio e a giocare di fronte al mondo dopo l'esecuzione del nostro inno nazionale. Forse non faccio il tifo per lui, ma per la nostra Nazionale si, pur nella consapevolezza che stavolta nemmeno quel leggendario "culo" potrà ripetere l'impresa di 4 anni fa.

Così, qualche sera fa NON ho fatto il tifo per il Paraguay. Lo ha fatto Radio Padania, organo ufficiale di una categoria di persone che brilla per la sua ignoranza. E che, purtroppo, ha una rappresentanza parlamentare e governativa in quel Paese che disprezza, dal quale prende le distanze persino il 2 di giugno, al quale vuole cambiare l'inno con quel "Và pensiero" di un Giuseppe Verdi del quale ignora la statura di cantore dell'unità d'Italia, di uomo il cui cognome in acronimo riempiva i muri lombardi di quel "Viva VERDI" che stava per "Viva Vittorio Emanuele Re D'Italia".

Organo di una fazione politica ben rappresentata da un Ministro degli Interni ridicolo e già condannato per resistenza a quella forza pubblica che oggi dovrebbe dirigere. Da un ingegnere esperto in rumori che prima di andare in onda si legge un po' di Treccani e poi finge cultura, magari riprendendo in sintassi qualche interlocutore per poi scivolare egli stesso in strafalcioni che gli vengono perdonati solo in virtù di una signorilità che non sa nemmeno apprezzare.

Una fazione che ci parla di Roma Ladrona, criticandone il clientelarismo, per poi dare un fulgido esempio del più bieco nepotismo con il mandare in Consiglio Regionale lombardo il pluri-ripetente figlio del capo, uno che il padre stesso ebbe a definire "trota" in apprezzamento dell'occhio vispo e intelligente che orna il suo cranio.

E dire che basterebbe applicare il nostro Codice Penale, per debellare una malarazza che si è resa negli anni più e più volte colpevole di ogni genere di vilipendio...ma no, si è sempre minimizzato e sorriso con degnazione...e ora ce li ritroviamo a dettare l'agenda politica all'intero Paese. Ma qui entreremmo in un argomento complesso, sul quale certamente avremo modo di tornare presto e più volte.

Preferisco l'Antipatico Italiano Marcello Lippi. Presuntuoso e arrogante, ma italiano. E, anche se lui non mi è simpatico, continuerò a fare il tifo per quella Nazionale di cui è Commissario Tecnico: quella ITALIANA. Perché preferirò sempre l'acqua benedetta di Giovanni Trapattoni alle stupide e storicamente prive di fondamento ampolle padane. E perché ALMENO su quella panchina preferisco vederci seduto un italiano antipatico piuttosto che una trota padana.

3 commenti:

vittoria ha detto...

Ciao Mario, la trota mi sembra identica come espressione a qualcuno che conosco e che ora che ci penso mi ha anche combinato un casino. Ma questa è un altra storia . Lippi mi è propio simpatico perchè è presuntuoso e arrogante. I perfettini mi fanno venire le bolle !!!!!!
Un saluto a tutti , a te particolare .

Barra a sinistra ha detto...

Il ritorno di una voce libera ed intelligente, la tua. Molto spesso appannata ma mai zittita da un fastidioso coro di imbecilli.
Della lega nord ho scritto spesso, anche se provo un profondo fastidio per i suoi capi. Furbi ma poco intelligenti che prosperano soltanto grazie alla senescente sete di potere di un Berlusconi confuso e squilibrato ed all'ignoranza dello "zoccolo duro" del partito costituito essenzialmente da valligiani figli di secoli di isolamento culturale e genetico.
Le loro qualcuno le definisce provocazioni. Io direi che sono pure e semplici cazzate.
In indirizzo ti metto il link ad un post che mi ha dato molte soddisfazioni tanto nello scriverlo che nel rileggerlo.
Di Radio Padania, a mio parere una "vera emittente di spiacevoli peti", ho scritto invece il 15 Giugno u.s.

Mario ha detto...

Grazie a Vittoria e a Barra a Sinistra, due lettori di qualità ai quali tengo particolarmente.
Farò in modo che questa voce risulti in futuro meno appannata...e ovviamente andrò subito a leggere gli articoli che l'amico Barra mi indica.
A presto.